Alcuni progetti sono talmente particolari che sono davvero poche le imprese di costruzioni stradali in grado di attingere al bagaglio d’esperienza necessario. Anche per questo è importante potersi avvalere di un partner che apporti l’esperienza e la performance richieste. Il ripristino e la ristrutturazione del circuito di Zandvoort era esattamente uno di questi progetti.
Dove si acquistano e come si lavorano i conglomerati speciali previsti dal massimo regolamento della federazione internazionale degli sport motoristici FISA? Come si realizza la stesa di curve paraboliche con pendenze in salita fino al 32 %? E come si soddisfano i requisiti che, per Filippo Piccoli, responsabile tecnico dell’esperto studio di ingegneria Studio Dromo, sono “la cosa più estrema che io abbia mai visto finora nella costruzione di un circuito”?
Per trovare risposte valide a queste domande, il direttore dei lavori Mark van Kessel, dell’impresa di costruzioni stradali Gebr. Van Kessel, si è rivolto sin dall’inizio al suo interlocutore Roel Vissers della filiale del WIRTGEN GROUP nei Paesi Bassi. In fin dei conti, la costruzione e il ripristino di un circuito sono sempre qualcosa di molto particolare. E lo stono stati anche per le imprese che hanno realizzato i lavori, la Gebr. Van Kessel B. V. e la KWS Infra B. V., entrambe parte della Royal VolkerWessels N. V.
La commessa consisteva nella parziale ricostruzione del tratto nella zona delle due curve paraboliche nonché nel ripristino e ammodernamento di accompagnamento. Le due curve paraboliche hanno lo scopo di consentire ai potenti bolidi da corsa di raggiungere velocità in curva più elevate per poi sfrecciare sul rettilineo che li porta al traguardo. Queste modifiche del layout del circuito dovevano agevolare le manovre di sorpasso e sono state apportate in base ai piani del rinomato studio di ingegneria per circuiti di gara italiano Studio Dromo, i cui esperti hanno affiancato gli operatori del cantiere.
Tra il 1952 e il 1985, il circuito di gara più prestigioso d’Olanda ha ospitato il Gran Premio d’Olanda di Formula 1 ben trenta volte. Oggi, la classe premier dello sport motoristico fa il suo ritorno a Zandvoort. Il circuito nella provincia dell’Olanda Settentrionale, che si snoda sulle coste del Mar del Nord tra dune e mare, porta il soprannome di “ottovolante tra le dune”,
Dalle riunioni preliminari con gli esperti del WIRTGEN GROUP per discutere i lavori è subito emerso che si doveva testare la stesa effettuando un giro di prova affinché poi tutto filasse liscio sul circuito. In fin dei conti, le due curve paraboliche con pendenze fino al 32 % sono più inclinate di quelle delle piste ovali ad alta velocità americane. Per la riuscita, quindi, era necessario che il team addetto alla stesa sapesse alla perfezione cosa tenere in considerazione per il funzionamento e l’impostazione dei macchinari.
Oltre alla stesa, anche la compattazione si presentava complessa. Per questo si è optato per i rulli HAMM delle serie HW, HD, HD+ e HD CompactLine.
Tolleranza di soli ± 2 mm: dovendo svolgere un lavoro di precisione anche nelle curve paraboliche, le tre SUPER 1900-3i sono state munite del sistema a sensori Big MultiPlex Ski di VÖGELE.
Per il cantiere di Zandvoort erano pianificate tre finitrici VÖGELE del tipo SUPER 1900-3i con il banco di stesa AB 500 TV. Come solitamente richiesto nei cantieri dei circuiti di gara, la stesa è avvenuta con il metodo “caldo-caldo”.
André Felchner, responsabile di tecnologia applicata di VÖGELE, ha affiancato i lavori preliminari, quelli di stesa del conglomerato addirittura personalmente. “Noi siamo a disposizione soprattutto per lavori così complessi. Ovviamente, sono tante le cose da tenere in considerazione affinché la stesa dei conglomerati bituminosi e la compattazione riescano bene con un tracciato così estremo”, dice Felchner. “Per questo sono ancora più felice quando incontro team di stesa così competenti e motivati come questo. I ragazzi hanno capito al volo cosa serviva”.
“Che potevamo fidarci della tecnologia di VÖGELE lo sapevamo. Tuttavia, la stesa non sarebbe stata possibile senza la consulenza sulle applicazioni e il supporto in loco del WIRTGEN GROUP”.
Mark van Kessel, direttore dei lavori, Gebr. Van Kessel B. V. (a destra, nella foto con Roel Vissers e Ivo Lakerveld, entrambi WIRTGEN Nederland, e André Felchner, responsabile di tecnologia applicata di VÖGELE)
Nonostante il profilo impressionante, per la stesa delle chicane è bastato modificare le macchine VÖGELE solo di poco. “Per ottenere una precompattazione di alta qualità con una pendenza così estrema è bastato creare un profilo a schiena d'asino leggermente negativo”, così André Felchner di VÖGELE illustra uno dei vantaggi del banco estensibile AB 500. Lo Screed Assist nella zona di stesa esterna superiore e con una regolazione elettronica separata fa sì che, sul conglomerato, venga costantemente esercitata una pressione sufficiente. Lo Screed Assist è una funzione della finitrice SUPER che permette di ottenere risultati di elevata qualità anche in situazioni di stesa difficili.
Che alla fine dei lavori di stesa dei conglomerati bituminosi tutti i partecipanti al progetto fossero estremamente soddisfatti del risultato ottenuto, era già un grande successo per tutto il team della Royal VolkerWessels. Un complimento ancora più grande fu il sorriso stampato sui volti dei piloti che, una settimana dopo il collaudo, avevano già disputato la prima gara sul circuito ammodernato di Zandvoort. “Tutto ha funzionato esattamente come avevamo pianificato insieme ai nostri partner del WIRTGEN GROUP. Questo ci fa sperare che potremo contare sul loro supporto anche per un prossimo progetto difficile”, ha detto il direttore dei lavori Mark van Kessel.
Banco estensibile
Varianti di compattazione | TV, TP1, TP2, TP2 Plus |
Larghezza di stesa | 2,55 m - 8,50 m |
Larghezza base | 2.55 m |