È la finitrice stradale a dettare il ritmo di qualsiasi cantiere di asfaltatura. Le sue prestazioni sono infatti decisive per il numero di impianti incaricati di confezionare i conglomerati bituminosi, per il numero di camion necessari per trasportare i conglomerati in cantiere e per il numero di rulli necessari per ottenere il grado di compattazione finale richiesto.
Con una capacità di stesa che può arrivare fino a 1800 t/h e una larghezza di stesa fino a 18 m si possono realizzare in tempi brevissimi grandi progetti stradali, posando in opera pavimentazioni in conglomerato bituminoso senza giunti longitudinali con un’enorme larghezza operativa.
La pianificazione dell’intervento di stesa è quindi molto impegnativa e importante. A seconda della larghezza e della velocità operativa, nonché dello spessore degli strati, i cantieri di asfaltatura richiedono veri e propri capolavori logistici per garantire sempre la disponibilità di materiale sufficiente davanti al banco della finitrice. Perché le interruzioni della stesa e il raffreddamento del materiale sono, in certo qual modo, i nemici naturali del conglomerato fresco.
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Vai a WITOS PavingOltre alla temperatura, è importante che il conglomerato sia trattato il più delicatamente possibile. Questo perché il conglomerato bituminoso è costituito da aggregati lapidei frantumati di varia granulometria che sono avvolti di bitume. In caso di trattamento troppo brusco c’è il rischio della cosiddetta segregazione degli inerti. È critico ogni punto di trasbordo del materiale: in cantiere è il trasferimento del conglomerato dal camion approvvigionatore alla finitrice. Per questo motivo durante tale operazione, così come durante l’ulteriore trasporto del conglomerato, sono decisivi il design della tramoggia e un flusso ottimale del materiale.
All’ulteriore trasporto del conglomerato attraverso la finitrice provvedono dei nastri convogliatori che scaricano il materiale davanti al banco, dove due coclee trasversali lo distribuiscono su tutta la larghezza operativa richiesta. L’operazione di stesa vera e propria viene eseguita da un banco rigido o estensibile, che provvede a precompattare lo strato di base, di collegamento o d’usura appena steso per mezzo di vari sistemi come tamper, vibrazione e barre di compattazione.
Per mantenere il materiale in movimento anche nei grandi cantieri, sono spesso utilizzati degli alimentatori. Queste macchine supplementari disaccoppiano il trasferimento del materiale e trasportano il conglomerato bituminoso alla finitrice tramite un nastro convogliatore.
Grazie all’azione costipante dei banchi ad alta compattazione, i rulli che seguono la finitrice stradale raggiungono il grado di compattazione finale richiesto dal committente in un minor numero di passaggi. Nella maggior parte dei casi la taratura viene eseguita per ottenere un elevato grado di compattazione o un avanzamento veloce della macchina, il che si riflette sul numero di rulli necessari. Passa alla Compattazione dell’asfalto .
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