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Quando si lavora il materiale naturale la riduzioni in pezzature più fini si ottiene attraverso fasi di frantumazione e vagliatura precise.
Se la roccia è lavorata in impianti mobili alllora escavatori trasferiscono il materiale derivante dalla volata in frantoi che normalmente sono posizionati in prossimità del fronte cava. La roccia abbattuta è quindi trasferita direttamente alla fase di processo successiva su nastri trasportatori o camion. Alternativamente può essere caricata direttamente a fronte cava su dumper con escavatorio o pale e trasportata presso impianti fissi.
Nelle tecniche di frantumazione si distingue tra frantumazione a pressione e frantumazione a urto. I frantoi a mascelle e a cono sono unità di frantumazione che funzionano con il principio della frantumazione a pressione. In questo caso, il materiale viene frantumato sotto una pressione elevata tra gli utensili di frantumazione. In un frantoio a urto, al contrario, si fa ricorso alla frantumazione a urto. Qui, il materiale viene accelerato da un rotore che ruota velocemente e frantumato attraverso l’impatto contro un organo di frantumazione fisso. I frantoi a mascelle sono usati per il trattamento di rocce medio-dure e dure e sono usati quali frantoi primari. I frantoi a urto, primari e secondari, trattano la roccia da tenera a medio-dura e producono grandi quantità di fini. I frantoi a cono sono impiegati esclusivamente quali frantoi secondari per la roccia dura.