Il nuovo AutoPilot 2.0 sviluppato da Wirtgen è ora in grado di realizzare in modo ancora più economico e preciso profili monolitici offset e inset di qualsiasi forma e dimensione. A tale scopo il sistema 3D si serve di un esistente modello digitale dei dati topografici oppure ne crea uno nuovo in cantiere. Wirtgen propone l’AutoPilot 2.0 per i modelli SP 15/SP 15i ed SP 25/SP 25i. È anche possibile installarlo a posteriori sulle macchine.
Con l’AutoPilot 2.0 le finitrici a casseforme scorrevoli Wirtgen sono in grado di gettare in opera profili monolitici o piccole lastre senza dover ricorrere all’uso di un filo di guida. È possibile realizzare in breve tempo diretta-mente in cantiere anche profili di geometria complessa.
Con l’AutoPilot 2.0 si possono realizzare, tra le altre cose, barriere di sicurezza in calcestruzzo, cordoli, isole salvagente o pavimentazioni stradali larghe fino a 3,5 m. Il sistema di controllo 3D è costituito da un computer integrato nella macchina e da un tablet fissato alla stadia Field Rover. Due ricevitori GPS installati sulla macchina comunicano con una stazione di riferimento GPS presente in cantiere. Il sistema di navigazione satellitare GNSS controlla in modo totalmente automatico lo sterzo e la pendenza trasversale della finitrice a casseforme scorrevoli. Sono necessari solamente la ricezione dei segnali provenienti da un numero sufficiente di satelliti e l’uso qualificato del sistema. Vantaggio: risultano superflue le operazioni di rilevo topografico, di tesatura e rimozione dei fili di guida, per cui i fili non ostacolano più la squadra di operai presenti tutt’intorno alla finitrice. Le autobetoniere guadagnano più spazio per le manovre e di conseguenza risulta agevolato il trasporto del materiale alla finitrice a casseforme scorrevoli. Tutto ciò rende più veloce ed economico il processo operativo. Inoltre non è più necessario approntare previamente un modello geodetico dei dati topografici.
Con il software d’uso intuitivo installato sul robusto tablet l’utente può creare un filo di guida virtuale in cantiere, procedendo in due modi distinti.
Nella prima variante l’utente importa sul tablet i dati di un modello 3D approntato in precedenza.
Nella seconda percorre a piedi con la stadia Wirtgen Field Rover il tracciato da realizzare e definisce singoli punti di misura. Il clou consiste nel fatto che il software calcola, in base ai punti rilevati, la traiettoria ottimale, ossia il filo di guida virtuale. È possibile tenere conto di manufatti preesistenti lungo il tracciato, come caditoie, idranti o lampioni, e adattare se necessario il percorso del filo di guida virtuale.
Basta un gesto per staccare il tablet dalla stadia Field Rover e connetterlo alla docking station presente sulla postazione di guida della finitrice a casseforme scorrevoli Wirtgen. Sul display del tablet l’operatore ha sott’occhio tutti i parametri importanti e se necessario può adattare manualmente il percorso del filo di guida virtuale.
Il software dispone inoltre di strumenti che possono essere impiegati in modo simile a quando si procede alla tesatura di un filo di guida convenzionale. Al fine di garantire la migliore qualità di posa in opera del calcestruzzo, il software verifica automaticamente i dati importati o quelli approntati in cantiere per individuare eventuali curve a gomito che potrebbero creare problemi allo sterzo e al controllo dell’altezza e le visualizza sul tablet. A questo punto l’utente può correggere con l’ausilio di editor grafici eventuali curve a gomito indesiderate nei dati del modello, smussandole con pochi gesti sul touch screen.
Dopo il controllo di qualità basta connettere il tablet alla centralina di controllo della finitrice a casseforme scorrevoli e trasferire le specifiche operative elaborate alla macchina. Poi la finitrice per calcestruzzo parte autonomamente dal punto di partenza rilevato e da lì segue automaticamente la traiettoria predefinita.
Grazie ai grafici visualizzati sul tablet in funzione del processo in corso, l’utente è in grado di creare in brevissimo tempo oggetti anche complessi, verificarli e poi realiz-zarli con la finitrice per calcestruzzo. In questo modo è garantito che i manufatti già esistenti in cantiere vengano considerati nei dati. L’utente mantiene il controllo totale e può intervenire in qualsiasi momento nel processo di getto in opera automatico. Il tool intelligente è inoltre facile da usare.
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